Aspleniaceae
Phyllitis scolopendrium (L.) Newman
(=Scolopendrium vulgare Sm.; Scolopendrium officinale Swartz)
Nome volgare: Lingua cervina, lingua di cane, Scolopendria comune
Forma Biologica: H ros (Emicriptofite rosulate. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con foglie disposte in rosetta basale.)
Descrizione: Felce perenne alta 20 – 60 cm, con un corto rizoma, ricoperto di squame rossastre e con numerose sottili e piccole radici.
Le fronde, riunite in una rosetta basale, prima del loro completo sviluppo, hanno l’apice avvolto a spirale come il pastorale vescovile, sonoi portate da un picciolo ricoperto di squame scagliose, più corto del lembo che al suo completo sviluppo è 4-6 volte più lungo che largo; questo ha forma lanceolata, con apice acuto e base cordiforme a lobi rivolti verso il basso, e il suo margine è intero o leggermente ondulato.
Tutte le fronde che in primavera si disseccano lasciando il posto alle nuove, sono solcate da una robusta nervatura centrale dalla quale si dipartono, parallele tra loro, numerose nervature laterali.
Nella pagina inferiore numerosi sori, grandi e allungati sono disposti parallelamente tra loro e alle nervature secondarie e obliquamente rispetto alla nervatura centrale.
Sporifica tutto l’anno.
Tipo corologico: Circumbor.-Temp. (Zone temperate dell'Europa, Asia e Nordamerica.)
Distribuzione in Italia : è presente in tutto il territorio nazionale.
Habitat: Boschi umidi e ombrosi, imboccature di pozzi e caverne, muri a secco esposti a nord, su terreno preferibilmente calcareo, dal piano fino a 1000 m.
Note di sistematica: Alcune descrizioni di forme teratologiche verificatesi soprattutto su piante coltivate, sono da attribuirsi alle particolari condizioni di crescita e sono quindi, prive di valore tassonomico. ( Sandro Pignatti - Flora d'Italia)
Etimologia: La forma e le squame scagliose delle foglie (phyllon) della felce, simili a un centopiedi (scolopendrius), hanno suggerito il binomio latino.
Proprietà ed usi: Pianta con proprietà diuretiche, espettoranti, astringenti, antiinfiammatorie. Le sue fronde per lunghi anni sono state utilizzate dalla medicina ufficiale per combattere la tosse, alleviare il fegato, stimolare la diuresi, allo stesso scopo anche la medicina popolare la usa in decotti che vengono anche impiegati per uso esterno per lenire scottature ed infiammazioni delle mucose e per uso cosmetico come frizione per capelli grassi. Infine alcune foglie nell’acqua del bagno producono sulla pelle un effetto rinfrescante ed astringente.
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